Segnalato da Fabrizio Bergomi
Chi dovesse imbattersi nel Fronte Indipendentista Lombardia molto probabilmente potrebbe chiedersi perchè mai la nostra regione dovrebbe diventare uno stato a sè.
La domanda è legittima e, perciò, intendiamo qui illustrare alcuni motivi a supporto della nostra tesi.
Innanzitutto l’indipendenza della Lombardia è diventata a causa della crisi attuale, che durerà purtroppo ancora a lungo (nonostante le rassicurazioni fondate sul nulla del premier Monti e del suo governo) e i cui effetti peggiori non si sono ancora visti, una necessità per la sopravvivenza di coloro che la abitano.
Infatti, lasciando da parte in questa sede motivazioni di carattere storico (vedasi le ingiustizie e angherie subite dai lombardi per opera dello stato italiano, fin dalla nascita di questo nel 1861) e culturale, che già dimostrerebbero ampiamente la validità delle nostre idee, qualunque persona di buon senso non può non vedere lo sfacelo che sta investendo l’Italia dall’inizio della crisi economica e che peggiora di giorno in giorno.
Alcuni dati: la pressione fiscale ha raggiunto il 55%, si lavora l’equivalente di otto mesi all’anno per pagare le tasse, si va in pensione quasi a 70 anni, ci sono 390 mila esodati (ma lo stato ne riconosce solo 65 mila!) che non sanno come fare a vivere senza lavoro e senza pensione, la disoccupazione giovanile è al 37% e continua ad aumentare, ci sono 500 mila cassintegrati (per ora!) e 8 milioni di poveri, 1.626 attività chiudono ogni giorno, la benzina ha raggiunto quota 2 euro, per non parlare poi delle delocalizzazioni (tra poco anche da parte di Fiat), dell’inflazione, del debito pubblico in perenne aumento, ecc. ecc. ecc.
Come si può ben vedere l’Italia è ad un passo dal baratro, ma anche se non lo fosse, è innegabile che sia un paese irriformabile!
Di contro, come dimostrano anche studi recenti da parte, ad esempio, della CGIA di Mestre e di Confcommercio, una Lombardia indipendente potrebbe essere uno degli stati più ricchi e sviluppati d’Europa, potrebbe assomigliare, per intenderci, al Trentino-Sud Tirolo (come indipendentisti non possiamo riconoscere il nome, di derivazione giacobina, Alto Adige), regione nota a tutti per la sua efficienza e modernità.
Infatti, in uno stato lombardo la tassazione di aggirerebbe intorno al 35%, l’odiatissima IRAP sarebbe azzerata, la disoccupazione sarebbe al massimo al 3%, ogni lavoratore avrebbe a disposizione 11.000 euro in più all’anno, il sistema burocratico sarebbe di gran lunga più snello ed efficiente dell’attuale e, allo stesso tempo, potrebbero venire assunti cittadini lombardi nel pubblico impiego, l’IVA potrebbe scendere al 19%, ci sarebbe un notevole miglioramento dei servizi e della sicurezza e si potrebbe attuare la democrazia diretta, magari sul modello dei Landsgemeinde svizzeri.
Tutto questo diventerebbe realtà grazie ad un residuo fiscale pari a 43 miliardi di euro annui, che ora finiscono nel buco nero della finanza centrale (ma anche locale) italiana, corrotta e matrigna nei confronti dei cittadini onesti.
Inoltre uno stato lombardo potrebbe essere neutro, potrebbe decidere di uscire dalla sovietizzante Unione Europea e dal pessimo euro, riappropriandosi quindi della sovranità monetaria, potrebbe liberarsi dalle catene del sistema bancario internazionale, e così via.
Questi argomenti ci sembrano sufficienti per ribadire che l’unica soluzione per salvarci dal disastro è la LOMBARDIA INDIPENDENTE!
FRONTE INDIPENDENTISTA LOMBARDIA
Fonte: http://www.frontelombardia.net/